La cucina è una fabbrica in continua evoluzione, ne è una prova l’arrivo nei paesi occidentali del Sushi e dei piatti della tradizione culinaria asiatica.
Nelle nostre città si trovano facilmente degli ottimi ristoranti indiani, thai, ma anche dell’interessante sushi bar e dei ristoranti cinesi tradizionali.
Essere a dieta non significa rinunciare al piacere dei piatti etnici.
Per non rinunciare a gustare i sapori della cucina giapponese, thailandese, indiana e cinese vi elencherò alcuni consigli da seguire.
Cucina giapponese
- Scegliere un ristorante in cui si cucinano cibi freschi e di qualità
- Evitare i buffet dove con pochi euro si può mangiare di tutto e di più e questo perché si rischia di mangiare troppo e sentirsi male; il ristoratore per risparmiare abbonda nei grassi e carboidrati a discapito del pesce; il cibo esposto all’aperto nel buffet si rovina facilmente con le alte temperature con conseguenze dannose per la nostra salute.
- Attenti alle calorie: l’apporto calorico del sushi è legato al tipo di pesce,alla presenza di avocado e alla presenza o meno di salse, tutti fattori che fanno variare la quantità di riso. Facciamo alcuni esempi: Hosomaki all’avocado 40 kcal,Hosomaki al cetriolo 17 kcal, Nigiri salmone 60 kcal,Nigiri branzino 30 kcal,Temaki 125 kcal,Dragon roll 65 kcal.
Cucina cinese
- Preferire i piatti cotti al vapore perché più leggeri,meno conditi ma saporiti.
- Prestare attenzione alle fritture,all’olio,allo zucchero e alle salse in genere presenti in quantità abbondanti.
- Occhio alle calorie,alcuni esempi: Pollo alle mandorle (150 g) contiene 600 kcal, Involtini primavera una porzione di 200 g contiene 350 kcal,Spaghetti di soia con maiale 500 kcal,Ravioli al vapore con gamberi 220 kcal,Riso alla cantonese 700 kcal,Zuppa di verdure e polpette 400 kcal.
Il consiglio più importante è: diminuire le portate ma mangiare ed assaporare quello che piace maggiormente, in quanto la cucina etnica è un tipo di cucina molto diversa dalla nostra ma gustosa purchè di qualità.