3 ragioni per fare pace con il cibo

Nell’era moderna, è diventato sempre più importante fare pace con il cibo.

Interrogando più persone di differente età anagrafica e diversi stili di vita su come il cibo influenzi la nostra vita, sono emersi svariati aspetti del rapporto di ciascuno con il cibo.

Si pensa al cibo come:

  • forma di appagamento emotivo e di rilassamento dopo una giornata lavorativa;
  • uno dei piaceri irrinunciabili della vita;
  • cura di sè e degli altri, quando si cucina per se stessi o per una persona cara;
  • sentimento, per i sapori e profumi che fanno rivivere ricordi e persone;
  • un elemento umorale, a volte piacevole ed esilarante e a volte solo necessario;
  • elemento di socialità, aggregazione e condivisione (quanti accordi e quanti dissapori sono stati composti e ricomposti attorno ad una tavola?);
  • elemento ludico nelle nostre giornate, lo dimostra il numero delle condivisioni sui social o nelle chat private di foto di pietanze di ogni specie, dal dolce al salato che, con buona pace della dieta, si preparano nelle case un po’ per passare il tempo, un po’ per il piacere di mostrare qualcosa che si è fatto con le proprie mani;
  • necessario per la sopravvivenza, una delle cose più appaganti possibili sia per il gusto in sé che per la felicità e la gratitudine di poterne godere (non per tutti il pasto quotidiano è scontato).

Gli ostacoli per fare pace con il cibo

Gli ostacoli che impediscono di vivere il piacere del cibo in tutti i suoi aspetti, sono rappresentati, nel mondo di oggi dove c’è abbondanza e varietà di cibo, dal rapporto conflittuale con il cibo. Ad esempio, si sviluppano eccessi opposti: da una parte ci sono gli ortoressici (coloro che hanno un’ossessione per il mangiare sano) e dall’altra gli obesi soprattutto a livello mentale.

La diffusione di alimenti light (senza zucchero, senza glutine, senza grassi, senza olio di palma) da utilizzare solo in determinate patologie, innesca la convinzione che “se mangio un cibo privo di qualcosa ho minore senso di colpa”.

La divulgazione di diete proteiche personalizzate con bassissime concentrazioni di carboidrati come mezzo per perdere fino a 8 kg in un mese, provocano assuefazione e dipendenza da questo tipo di dieta che viene seguita per lunghi periodi apportando effetti collaterali non di poco conto, come un’eccessiva produzione di scorie azotate che possono sovraccaricare il lavoro di fegato e reni, affaticandoli molto.

Diversi studi hanno messo in evidenza che il senso di solitudine cresca del 19% nelle persone che hanno una qualche restrizione alimentare, sia volontaria che indotta, rispetto a persone che non hanno restrizioni.

Spesso ci si trova a combattere con il nostro rapporto con l’alimentazione, che può portare a comportamenti disordinati o insalubri. Tuttavia, è fondamentale adottare un approccio più equilibrato e consapevole nei confronti del cibo.

3 ragioni per fare pace con il cibo

E’ consigliabile adottare un approccio consapevole e rispettoso verso ciò che mangiamo. È fondamentale sviluppare una consapevolezza dei nostri bisogni nutrizionali e ascoltare il nostro corpo.

Perchè fare pace con il cibo? ecco 3 ragioni per farlo

  • Fare pace con il cibo implica evitare di etichettare i cibi come buoni o cattivi, eliminando così il senso di colpa associato ad alcune scelte alimentari.
  • il processo di fare pace con il cibo ci permette di sviluppare una relazione sana e armoniosa con l’alimentazione, promuovendo il benessere fisico e mentale.
  • Fare pace con il cibo implica di non guardare alla dieta come una condanna.Di contro un piano alimentare personalizzato è sicuramente una routine corretta per mantenersi in salute e in forma con un corretto apporto di tutti i principi nutritivi (carboidrati, proteine e grassi), purché non diventi una mania ossessiva dove lo sgarro è etichettato come peccato mortale.

Inoltre,concentrandoci sulla moderazione e sull’equilibrio, potremmo concederci occasionalmente piccoli piaceri senza giudizio. Infine, ricordiamo che fare pace con il cibo è un percorso individuale e richiede tempo e pazienza per adottare abitudini alimentari sane e sostenibili.

Basta con il luogo comune del piacere senza rimorso, perché avere rimorsi quando si fa una cosa piacevole?

https://www.silvanacristino.it/mangiare-bene-non-e-peccato/

Lo scopo dell’educazione alimentare da parte del nutrizionista è quello di aiutare le persone a fare pace con il cibo, abbandonare il terrorismo e tornare ad un rapporto con il cibo più fisiologico e senza ansia.

Fonti
https://www.outsidernews.it/come-il-cibo-influenza-la-nostra-vita-e-i-nostri-rapporti-sociali/

G.Occhionero,Chi ti stressa ti ingrassa,s.l.,s.d.

Fare pace con il cibo