Mal di schiena? controlla il peso

Il mal di schiena è diventato un nemico alleato delle nostre giornate lavorative e non.

È scientificamente provato che il sovrappeso e l’obesità siano fattori di rischio per patologie cardio vascolari, diabete e tumori. Una campagna di sensibilizzazione in tale direzione è diffusa da tempo.

L’approfondimento delle conseguenze critiche sia del sovrappeso che dell’obesità sulla nostra postura è altrettanto degno di nota per le complicazioni di salute sull’apparato locomotore ed osteo-articolare.

In che modo l’eccesso ponderale può compromettere la nostra postura e può causare problematiche a livello muscolo scheletrico?

Ci sono diversi meccanismi che producono una progressiva compromissione dei movimenti fisiologici e della qualità di vita del soggetto.

  • L’eccessivo accumulo di grasso, soprattutto in sede viscerale, grava sulla colonna vertebrale e induce il soggetto ad assumere posture errate; questo provoca uno spostamento del baricentro, nel senso di un allineamento non in asse della colonna.
  • L’eccesso ponderale limita nelle azioni quotidiane la possibilità di movimento del soggetto, a causa delle restrizioni meccaniche per l’aumento del tessuto adiposo.
  • Numerosi studi hanno approfondito la stretta relazione tra eccesso ponderale e dolore lombare; infatti, l’obesità può aumentare il carico meccanico sulla colonna vertebrale causando una maggiore forza di compressione durante le diverse attività giornaliere. In particolare, l’obesità addominale ha un’influenza maggiore sulla lombalgia rispetto all’obesità generalizzata.
  • La condizione di obesità determina nell’organismo uno stato infiammatorio che può associarsi alla lombalgia aumentandone la sintomatologia.
  • È stato riscontrato che l’obesità è associata a problemi degenerativi dei dischi intervertebrali e delle placche terminali vertebrali.
  • La lombalgia può essa stessa indurre una situazione di eccesso ponderale perché può indurre il soggetto alla sedentarietà che è una delle cause dell’aumento di peso.

Problematiche posturali e artropatie

L’eccesso ponderale gioca un ruolo fondamentale nella comparsa di svariati disordini posturali.

Facciamo degli esempi.

È facilmente evidenziabile come spesso il piede piatto lasso, tipico dell’età infantile, si ritrovi più spesso nei bambini in sovrappeso.

Il piede piatto è destinato a stabilizzarsi anche in età adulta nel caso in cui l’eccesso ponderale venga mantenuto.

La lassità articolare tipica del giovane in sovrappeso, lo predispone a mancanza di equilibrio,instabilità di caviglia e frequenti distorsioni. Il ginocchio appare spesso iperesteso e recurvato, tendente al valgismo.

La schiena si inarca maggiormente e ad avere conseguenze è spesso il tratto lombare che spesso si sovraccarica con conseguente mal di schiena.

L’ipercifosi dorsale si accompagna alla tendenza ad anteporre il capo in avanti.

Il mal di schiena è legato a posture sbagliate dovute molte volte al sovrappeso.
Figura 1- Mal di schiena legato ad un sovraccarico del tratto lombare o dorsale

Inoltre, quantità eccessive di grasso corporeo costituiscono un pericolo per la salute per le conseguenze meccaniche provocate del sovraccarico sulle articolazioni.

L’equilibrio articolare risente infatti negativamente di un carico eccessivo e duraturo. L’artrosi si può considerare il risultato di uno scompenso tra quantità di lavoro richiesto alle articolazioni e la capacità di lavoro da queste sostenibile.

Questi meccanismi sono alla base delle alterazioni degenerative del processo artrosico.

L’associazione obesità e artrosi del ginocchio risulta ben documentata. Ne soffre il 17,8% degli italiani. Maggiormente colpito è il sesso femminile.

Oltre al sovrappeso e all’obesità, altri fattori di rischio come lassità legamentosa, difetti assiali (ginocchio varo o valgo) e sedentarietà predispongono al determinarsi della patologia osteoarticolare.

Figura 2 – Artrosi del ginocchio spesso associata all’obesità
Obesità e postura
Come mai l’eccesso di peso può danneggiare in maniera così importante la nostra postura?

Uno dei motivi principali della relazione tra sovraccarico e postura è dovuto al fatto che la massa grassa, quando si accumula, si attacca soprattutto a livello addominale: la colonna vertebrale è così costretta a sopportare un maggior peso anteriormente ed è obbligata ad adottare una postura di compensazione provocando un aumento della fisiologica lordosi lombare (iperlordosi).

Tale compenso provoca grossi problemi soprattutto nel medio-lungo termine a carico della colonna vertebrale:

  • discopatie,
  • lacerazioni discali,
  • formazione di ernie,
  • stenosi del canale midollare,
  • osteoartrite,
  • crolli vertebrali,
  • ecc.

Ma anche altre articolazioni vengono danneggiate dal sovraccarico funzionale, provocando alterazioni della deambulazione con conseguenti ulteriori alterazioni della postura:

  • coxoartosi (patologia degenerativa articolare delle anche);
  • gonartrosi (patologia degenerativa articolare delle ginocchia);
  •  articolazioni della caviglia;
  • volta plantare (il sovraccarico provoca piattismovalgismo e pronazione dell’avampiede). 
Come prevenire e curare il mal di schiena nelle persone con obesità?

I rimedi più semplici e immediati, NONCHÉ ESSENZIALI, per non subire le conseguenze della relazione tra obesità e postura sono quelli correlati all’adozione di un regime alimentare corretto (rivolgendosi ad uno specialista) ed un esercizio fisico adeguato.https://www.silvanacristino.it/come-cambiare-le-abitudini-alimentari/

L’esercizio fisico è auspicabile sia il più personalizzato possibile in quanto le cause sono molteplici ed è quindi doveroso rivolgersi a professionisti del settore, Fisioterapisti e laureati in Scienze Motorie.
In linea di massima inizialmente si consiglia un’attività aerobica blanda per perdere peso ed esercizi posturali e di stretching per limitare la il dolore.

Abituarsi a camminare in alcuni spostamenti quotidiani invece di usare i mezzi di trasporto, o salire le scale a piedi invece di usare l’ascensore; ancora meglio sarebbe praticare alcuni sport aerobici come la corsa o il nuoto: 20 o 30 minuti a giorni alterni.

Ma attenzione: se si avvia la pratica di uno sport, si deve prima consultare un medico per valutare la vostra condizione generale.

Conclusione

Alla luce di quanto descritto possiamo concludere che l’eccesso ponderale dovuto ad una alimentazione non controllata, può nel tempo determinare diverse alterazioni posturali, tensioni muscolari, artropatie ed uno stato infiammatorio soggiacente che contribuisce ad aggravare lo stato di salute dell’organismo.

Quindi un’educazione a scelte alimentari opportune e personalizzate, rappresenta un aspetto fondamentale per controllare l’insorgenza di problemi legati alla postura, la compromissione delle capacità motorie e in alcuni casi il miglioramento o il mantenimento di un buon stato di salute dell’organismo da diversi punti di vista.

Anche un’attività fisica costante e moderata aiuta a prevenire sia l’aumento di peso che l’insorgenza di stati infiammatori acuti e cronici dell’apparato muscolo scheletrico.

Fonti